Obbiettivi e strategie dell’unità locale di Trento.

 
La neo unità di ricerca trentina intende dunque perseguire i fini e le modalità descritti nel regolamento dell’Istituto.
 
1. In generale dare impulso all’attività di ricerca matematica, affiancando in questo la attività del dipartimento di Matematica dell’Università di Trento. Creare e far circolare proposte ed idee nuove; con questo aumentare anche la ‘’visibilità’’ di questo importantissimo settore della ricerca moderna.
2. Coordinare e gestire in maniera autonoma e dunque più efficace i progetti di ricerca locali collegati a quelli nazionali. In     particolare la convenzione consente l’assegnazione diretta di fondi all’unità locale sia da parte dell’Istituto centrale che da parte  dei gruppi di ricerca (specialmente con i progetti interdisciplinari) ed ovviamente anche da parte di enti terzi.
3. Istituire progetti di ricerca liberi, proposti e diretti da un membro della unità locale, in aree strategiche della ricerca matematica con i seguenti requisiti. Essere da un lato operativi a livello di rete sia nel contesto nazionale che internazionale e dall’altro collaborare con enti e istituti locali; favorire opportunità di sviluppo e di radicamento territoriale della ricerca in questione.
4. Promuovere una azione di formazione di ricercatori e tecnici di ricerca a tutti i livelli. In particolare
a) Supportando la scuola di dottorato del Dipartimento di Matematica sia coinvolgendo i dottorandi nelle attività dei gruppi nazionali e dell’Istituto Nazionale ma soprattutto con il finanziamento di borse di studio (su temi di ricerca propri dell’ Istituto). In particolare ricordiamo che negli ultimi anni l’Istituto Nazionale ha finanziato due borse di studio quadriennali per il dottorato di Trento.
b) Creando posizioni post doc in aree di particolare interesse per l’Istituto.
c) Organizzando scuole intensive (di durata 5 giorni, della forma di quelle organizzate negli ultimi anni dal dottorato) aperte a dottorandi o post doc italiani ed europei con almeno due insegnanti  di cui uno appartenente all’unità di ricerca ed uno esterno che sia leader indiscusso europeo nel campo.
5. Favorire la mobilità di docenti con l’attivazione di posizioni di visiting professor presso l’unità locale. Anche qui ricordiamo che l’Istituto Nazionale ha spesso finanziato queste posizioni sia presso il dipartimento che presso la scuola di dottorato.





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