L'energia del centro di massa non viene dunque modificata dall'urto ma le quantità (energia del sistema vista nel riferimento del centro di massa) ed (energia cinetica totale del sistema nel riferimento del laboratorio) possono variare. Gli urti vengono classificati in base alla variazione di : un urto è elastico se è costante, anelastico in caso contrario. L'urto si dice infine perfettamente anelastico se ; in questo caso l'energia del moto relativo va perduta nell'urto ed entrambi i corpi si muovono assieme, con la velocità del centro di massa.
Poichè in tutti gli urti l'energia del centro di massa rimane costante, la trattazione matematica del processo d'urto è più conveniente nel sistema di riferimento solidale con il centro di massa. Questo riferimento viene chiamato riferimento del centro di massa. Il riferimento del centro di massa torna utile per i calcoli, ma quello nel quale vengono effettivamente svolti gli esperimenti è il riferimento del laboratorio. Generalmente la particella bersaglio è ferma nel riferimento del laboratorio. Indicheremo con i pedici e i due corpi coinvolti nell'urto; poniamo ora qualche convenzione per la notazione (se si aggiunge un apice si intende che la quantità è considerata dopo l'urto):
Quantità | Riferimento del laboratorio | Riferimento del centro di massa |
Quantità di moto | , e | e e |
Velocità | , e | , e |
Velocità del centro di massa | ||
Masse | , ed | invarianti |
Energie | ed |
Con queste convenzioni l'energia si scrive:
Per passare dal riferimento del laboratorio al riferimento del centro
di massa saranno utili le seguenti formule:
Nel caso tipico , ovvero quando il bersaglio è fermo
nel riferimento del laboratorio, le formule precedenti si semplificano in:
Naturalmente nel riferimento del centro di massa la quantità di moto complessiva è nulla, per cui è identicamente nullo.