Equivalente meccanico della caloria

L'esperimento di Joule stabilì l'equivalenza lavoro-calore su base quantitativa. Joule utilizzò il dispositivo mostrato in Fig.1: una ruota a palette, fatta ruotare grazie al dispositivo in Figura, agitava il fluido contenuto in un recipiente a pareti adiabatiche. A causa di ciò la temperatura del fluido aumentava. Rivediamo le procedure di misura.

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Fig. 1 Sistema: fluido,Contenitore: Isolante e a pareti rigide
Processi: A
®B ® A (irreversibili)

jouleba.gif (14977 byte)Fig. 2

Trasformazione A ® B

Il peso cade percorrendo la quota h (Fig. 1). Esso esercita un lavoro dissipativo L sul sistema, quantificabile in termini dello spostamento h ( L = m g h < 0; Q = 0 ). La temperatura del fluido cresce dal valore iniziale TA al valore finale TB. La sua energia interna cresce.

Trasformazione B ® A

Il fluido viene messo a contatto con un l’acqua ghiacciata di un calorimetro sino a che la sua temperatura torna al valore iniziale TA. Una quantità di calore Q scorre dal fluido al calorimetro (Q < 0; L = 0) (Fig. 2). Il fluido ritorna nelle condizioni iniziali (Fig.3).

wpe21.gif (1563 byte)Fig. 3

Variando la temperatura iniziale, la quota h, il tipo di sistema, modo di riscaldamento,...si trova sempre che: Il rapporto fra il lavoro L espresso in Kg m ed il calore prodotto, espresso in cal, è

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    J= 4.1855 J/cal

In onore a Joule la quantità di energia di 1 Kg m è stata denominata 1 J.