Castelli del Trentino 
Valle dell'Adige
La Valle dell'Adige e' la spina dorsale della regione tridentina. Percorsa
dalla strada storica di collegamento tra l'Italia ed il centro Europa, accoglie
la citta' di Trento, gia' capitale del principato vescovile. Il settore a sud
di Trento prende il nome di Valle Lagarina e l'ampia pianura alla confluenza
del Noce nell'Adige, a nord di Trento, quello di Piana Rotaliana. Venendo da
Verona il primo castello che si incontra e' quello di Sabbionara d'Avio. E'
arrampicato su un rilievo di destra Adige, a custodia della bassa Valle
Lagarina e dell'illustre borgo di Avio. Per vari secoli fu' feudo dei
Castelbarco, tra i quali Guglielmo II rappresento' il personaggio piu'
illustre, e pare che ospito' alla sua corte Dante Alighieri. Il Castello di
Rovereto e' un castello urbano. Emerge sulla citta', gia' murata, dall'alto del
rilievo roccioso all'innesto della strada per il vicentino con quella del
Brennero. Il castello accolse, fino al 1961, la celebre Campana dei Caduti, che
pesa 226 quintali ed ora e' collocata sul vicino colle Miravalle. Nei pressi di
Rovereto una corona di nuclei fortificati medievali e' a controllo della valle.
Tra di essi molti sono in rovina e cio' e' indice della tormentata storia dei
luoghi. Si citano i ruderi di Castel Chizzola, del soprastante Castel Sajori di
Brentonico, di Castel Albano di Mori, di Castel Corno presso Lenzima, di Castel
Barco, di Castel Nomi, di Castel Lizzana. E ancora, tra gli edifici abitati,
Castel Castellano e Castelnuovo Lagarino presso Castel Noarna. Protagonisti di celebri
paesaggi sono le moli castellane di Beseno e Pietra. La massa bastionata e
turrita di Castel Beseno occupa l'intera sommita' della collina a sbarramento
della strada per il vicentino. Ricopre ana superficie di 16400 mq
rappresentando uno dei piu' grandi castelli del versante meridionale delle Alpi
Centrali. Antemurale e presidio fortificato di Castel Beseno era il
sottostante Castel Pietra, la cui storia e' estremamente legata ed esso.
Castello simbolo per eccellenza e' il Buonconsiglio di Trento. Esso Racchiude
la storia della regione e fu teatro dei grandi avvenimenti che la
contraddistinsero: dalla lotta con i Conti del Tirolo al Concilio Ecumenico di
Trento, dalle occupazioni napoleonile alla esecuzione capitale degli eroi
trentini dell'irredentismo Cesare Battisti, Damiano Chiesa e Fabio Filzi. Poco
a nord di Trento si estende la Piana Rotaliana, la piu' vasta pianura
alluvionale della Regione, dove un anello di castelli presidiava le strade che
vi confluivano. Il fronte, dalla particolare merlatura scalare, del Castello di
Monreale emerge solitario tra i vigneti presso Faedo. Ospite della grandiosa
caverna naturale nella rupe sovrastante Mezzocorona il Castello di San Gottardo
rappresenta la piu' singolare costruzione castellana trentina sostituita, come
residenza nel 1480 da Castel Firmian. Chiude l'anello il Castello della Torre,
alto sopra Mezzolombardo.
Valsugana e Primiero
L'importanza storica della Valsugana, marcato solco vallivo di collegamento
trasversale tra Trento e il veneto, e' configurata da una delle due strade
romane imperiali - la Claudia Augusta Altinate - che penetravano nel trentino
dirette nella Rezia. Altra particolarita' storica e' la suddivisione politica e
religiosa tra il principato vescovile di Trento e la contea vescovile di
Feltre. Antichissimo, tra le valli del Fersina e dell'Avisio, si trova il
Castello di Fornace nell'omonimo luogo cosi' chiamato per le fornaci di fusione
del minerale che si scavava nei dintorni. A cavallo tra il bacino del Fersina e
quello del Brenta, la collina pedemontana del Tegazzo e' coronata dal complesso
turrito del Castello di Pergine, posto a dominio dell'Alta Valsugana e della
strada per Trento. La torre-castello centrale e' di grande interesse
architettonico per la sua coerente concezione gotica su precedente impianto
romanico. Scendendo la valle del Brenta, poco fuori Levico Terme, svettano i
pallidi ruderi di Castel Selva. Quindi, poco prima di Roncegno, si incontrano i
resti, restaurati, della Tor Quadra a sbarramento della viabilita' medioevale.
Immersi nel bosco spiano la chiusa di Borgovalsugana i ruderi di Castel San
Pietro, di Castel Alto e il movimentato aggregato e bastionato di Castel
Telvana, protagonista di uno tra i piu' spettacolari paesaggi del trentino. Al
margine opposto della larga spianata della Valsugana Inferiore, sull'alture che
prelude la chiusa di Grigno, troneggia l'arcigno complesso medievale di Castel
Ivano. Castello illustre e animato da leggende. Isolato e inaccessibile,
emergente su d'uno sperone roccioso al cospetto del gruppo dolomitico delle
Pale di San Martino nei pressi di Fiera di Primiero, Castel Pietra rappresenta
uno degli esempi piu' significativi di manieri costruiti su massi erratici a
controllo di strade intervalligiane. La leggenda lo vuole innalzato a baluardo
contro gli Unni di Attila. La valle dell'Avisio, ampia regione a oriente di
Trento e' pressoche' sprovvista di castelli, poiche' in questa zona le forti
Comunita' di Pieve hanno sempre impedito la formazione di regimi feudali.
Tuttavia il tronco inferiore della valle conserva i ferrigni ruderi del
duecentesco Castello di Segonzano.
Valli del Noce 
La relativa tranquillita' delle vicende storiche e la continuita' di alcune
vecchie famiglie nobili, hanno permesso nelle Valli del Noce, la regione a
Nord-Ovest di Trento la conservazione di un considerevole numero di castelli e
di residenze nobili. La maggior parte dei castelli, quasi tutti conservati,
sono di proprieta' privata, quindi interdetti alla visita se non diestro
personale richiesta ai proprietari. La loro presenza e' comunque una costante
paesaggistica inserita negli estesi e celebrati frutteti della Valle di Non.
Tra questi il piu' significativo e prestigioso e Castel Thun, sopra il paese di
Vigo di Ton, dall'altissimo e turrito palazzo comitale ed alla successione di
opere fortificate che lo proteggono. Sulla opposta sponda del noce, tra
Campodenno e Sporminore, immerso nei frutteti emerge il massiccio complesso
medievale di Castel Belasi. Nei pressi di Spormaggiore sono visitabili i ruderi
di Castel Belfort. Difeso da profondi burroni il Castello di Bragher si eleva
compatto e pallido tra la foresta e i frutteti sulla vecchia strada che da Taio
sale a Coredo. Il Castello di Castelfondo, pure dei Thun, e' invece una
significativa e interessante fortezza feudale che conserva l'arredamento di
sicura tradizione familiare. Il Castello di Cles dei baroni omonimi, lineare
edificio presidiato da due torri, che si specchia nella acque del lago di Santa
Giustina, diede i natali (1485) a Bernardo, il piu' celebrato e avveduto
principe vescovo trentino. Al cospetto di Nanno troneggia maestoso su una verde
altura il Castello di Nanno. E' forse la costruzione castellana piu' "italica"
del trentino tanto che la leggenda la vuole derivata da disegno di Andrea
Palladio. Esempio di elegante residenza nobile fortificata e' Castel Malgolo, a
Malgolo di Romeno. Nei pressi di Tassullo biancheggia in cima ad una
verdeggiante collina Castel Valer, dei Conti Spaur. Numerodi altri manieri, sia
abitati che in ruderi, completano il grandioso scenario castellano anaune. Al
ponte di Mostizzolo, che geograficamente segna l'inizio della Valle di Sole, il
paesaggio assume un aspetto alpino. L'alta Valle del Noce si snoda tra i gruppi
montuosi del Brenta e della Presanella a sud, dell'Ortles-Cevedale a nord. Alto
sopra il fiume si staglia Castel Caldes. Le sue forme architettoniche risentono
delle culture tardo gotiche proprie delle residenze nobiliari fortificate delle
zone alpine. Un accurato restauro gli ha ridato dignita'. Altri castelli, in
stato di ruderi scandiscono il paesaggio solandro. Poco sopra Caldes si notano
le sinistre rovine del castello di Samoclevo, mentre a Ossana i ruderi del
Castello di Ossana, o di San Michele, sono contraddistinti dalla torre
momumentale. Conclude il panorama la turrita residenza nobile-fortificata, di
forme cinquecentesche, di Croviana.
Piana del Sarca e Giudicarie
Geograficamente e storicamente da sempre aperta verso la Pianura Padana e' la
Piana del basso corso del Sarca detta anche Valle dei Laghi. Castello lacustre
costruito nel XII secolo a difesa esterna del borgo murato, la
Rocca di Riva
condensa il senso della travagliata storia di questa zona. Con le sue quattro
torri angolari suggerisce ancora la gagliarda ricostruzione scaligera del XIV
secolo. In posizione molto panoramica, sulla strada delle Giudicarie Esteriori,
al cospetto del Lago di Garda, s'erge il Castello di Tenno, privato della sua
alta torre crollata per vetusta nel 1922. Un vivace contrasto e' proposto dal
Castello di Arco che dall'alto di uno scoglio calcareo spia la piana del basso
Sarca fino al Lago di Garda. Albrecht Durer, che nel 1495 lo vide in piena
efficienza al tempo in cui era baluardo vescovile contro le mire
espansionistiche veneziane in Giudicarie, lo ritrasse in un celebre acquarello
al centro di un fiero paesaggio rupestre ammorbidito dagli uliveti e dai
vigneti. E tale appare oggi, nonostante la rovina causata nel 1703 dall'assalto
delle truppe del duca di Vendome durante la guerra per la successione al trono
di Spagna. Sulla sommita' dello scoglio troneggia la Rocca, che sembra essere
anche la cellula piu' antica. Castelliere preistorico, castelliere comunitario
altomedioevale, il maniero del principe di Trento fu tenuto in feudo, per
diversi secoli, dalla famiglia dei conti d'Arco. Di proprieta' del comune di
Arco e' attualmente chiuso per restauro. Molto suggestiva e panoramica e' la
passeggiata fra gli ulivi che, dal centro di Arco, porta ai suoi piedi.
Roccaforte a presidio dell'antica strada della Valle di Cavedine era Castel
Drena, ai piedi del quale si estende la grande frana delle Marocche.
Proseguendo per la Valle di Cavedine, si incontra ben presto Castel Madruzzo su
un rilievo roccioso ammantato dal lecceto che trova continuita' ecologica nel
bacino lacustre di Toblino, sede del piu' romantico castello del Trentino: il
Castello di Toblino. Storia e leggenda si mescolano pittorescamente in questa
dimora fortificata sulle sponde del lago. Le Giudicarie Esteriori, verde conca
del medio Sarca, sono da secoli a contatto con l'area gardesana. Seppur
raccolti in un piccolo territorio i castelli rappresentano l'importanza dei
luoghi, chiave tra il Garda e l'interno del Trentino: Castel Spine e Castel
Campo nel Lomaso, i ruderi di Castel Restor nel Bleggio, Castel Stenico e i
ruderi di Castel Mani nel Banale. Castel Stenico sovrasta il villaggio omonimo.
Fu per secoli l'occhio politico-militare del governo principesco nelle
Giudicarie. Proseguendo per le Giudicarie Interiori (Tione) e scendendo per la
Valle del Chiese si incontrano, incombenti sopra i villaggi, i guerrschi ruderi
di Castel Romano, proprieta' del comune di Pieve di Bono e in corso di
restauro, della Rocca di Santa Barbara a Lodrone e la solitaria Rocca di San
Giovanni presso Storo.