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S

sanguisuga sf.
- Sin. di puppatore.
sbacare vt. [Milano]
- Eliminare i bachi da un programma: sin. debuggare.
scannare vt.
- Ricavare un'immagine digitale di un testo o una figura per mezzo di uno scanner. Può essere la prima fase per poi giffare questa figura, o si può passare il testo attraverso un riconoscitore di caratteri, o più banalmente spedirlo con un modem-fax (anche se è buffo avere uno scanner ma non un fax standard). Il termine, in realtà, ha moltissime varianti: quella che sembra essere riuscita a proporsi come ufficiale sul Devoto-Oli è scannerizzare - ma il sottoscritto è uno dei firmatari del Trattato per la non proliferazione dei verbi in -izzare, e si rifiuta di accettare la parola. Altre varianti che si possono sentire sono scannerare, scandire e addirittura scandagliare, che sembra un poco esagerato.
scaricare vt.
- Sin. di downloadare; prelevare un programma da una BBS.
scheda sf.
- Un componente hardware formato da un rettangolo di bachelite riempito di circuiti integrati che si aggiunge alla configurazione di un calcolatore e che comunica con esso per mezzo di un connettore attraverso il quale passano i dati. L'equivalente inglese è card (e non board, che si applica alla scheda principale di un sistema).
schermata sf.
- L'immagine che appare a video. Generalmente usato per indicare un disegno in grafica ASCII o qualcosa di caratteristico di un programma.
scompattare vt.
- L'opposto di compattare (l'avreste mai immaginato?): ricavare un insieme di programmi da un file compresso.
scrollare vt.
- Far scorrere il testo sullo schermo, cambiare di videata in sequenza. Etim:. Calco dall'inglese `to scroll' (srotolare); non risulta che la traduzione corretta sia mai stata usata. Quando viene usato in presenza dei profani alcuni degli addetti ai lavori scuotono il terminale per provocare il panico ...
sedersi vr.
- Di un calcolatore, diminuire improvvisamente di prestazioni, fino a valori orrendamente bassi. Può essere dovuto a improvvise richieste da parte di un programma, oppure a problemi legati all'hardware come il rovinarsi del quarzo.
servente sm.
- Un server, cioè un calcolatore che soddisfa le richieste di un altro calcolatore detto cliente. Uso: ricercato. Etim.: dalla coppia inglese client/server, per similarità col termine "cliente".
sessione sf.
- Il collegamento (interattivo) con un sistema remoto. È possibile avere una sessione all'interno di un'altra sessione, se ad esempio si fa un telnet su un altro sito. "Se apri una sessione ftp su sunsite, puoi controllare se è arrivata l'ultima versione del kernel linux?"
Importante: non si può avere una "sessione HTML", ad esempio, proprio perché ogni richiesta è immediatamente soddisfatta, e quindi la "sessione" sarebbe terminata ogni volta che arriva una pagina. Etim.: dall'inglese session.
settare vt.
- 1. Dare un valore a una variabile. "Per usare trn, devi settare la variabile d'ambiente NNTPSERVER col nome del tuo server news. - 2. Detto di record o di file di configurazione, rispettivamente riempirne i campi, oppure scrivere i vari parametri di configurazione. "Se setti correttamente il tuo ~/.rhosts, non hai bisogno di scrivere la tua password quando ti colleghi in remoto". - 3. Posizionare la parte analogica di un'apparecchiatura in maniera adatta. Etim.: dall'inglese to set.
shareware agg. inv.
- Un programma che non è venduto direttamente, ma è fatto circolare in una versione più o meno completa sulle BBS - to share significa condividere, in inglese. All'utente che dopo un periodo di prova ritiene di continuare a utilizzare il programma è richiesto di spedire una certa somma (dai 15 ai 60 dollari, in genere) all'autore del programma stesso. Il fatto che un programma shareware costi molto meno di uno comperato in un negozio non è necessariamente indice di minore qualità; ricordatevi che le spese di ricarico del negoziante e quelle di pubblicità non esistono e che in genere la struttura di vendita è virtualmente nulla. Ovviamente anche lo shareware risente dei costi delle copie pirata (o meglio, di cui ci si dimentica di inviare la somma richiesta)... Vedi anche cardware, freeware, PD.
shell /scell/ sf.
- Il programma interprete dei comandi e dal quale si lanciano tutti gli altri programmi; l'interfaccia tra utente e sistema, sempre testuale e mai grafica. Macintosh e uindous non hanno shell; il dosso viene fornito con COMMAND.COM (anche se molti installano subito 4DOS); su Unix si trovano sh, bash, csh, ksh, zsh e probabilmente tutte le combinazioni di tre lettere che terminano in sh. Etim.: dall'inglese shell: vedi anche shellare.
shellare /scellare/ vi.
- 1. Abbandonare momentaneamente il programma che si sta eseguendo, per compiere delle altre operazioni (richiamando perciò una nuova shell). Ad esempio, se si è collegati con un BBS si può shellare per vedere se il file che si è appena puppato) è arrivato correttamente. - 2. Più in generale, mettersi temporaneamente a fare qualcos'altro, con la ferma intenzione di ritornare in fretta alla precedente occupazione. "Shello un attimo per andare a comprare un po' di bevande". Etim.: dall'inglese to shell, sbucciare. Si noti che gli americani usano anche il verbo "to shell out" col significato di "sborsare", ma quest'uso è sconosciuto da noi.
shiftare /sciftare/ vi.
- Spostarsi in maniera congruente: scorrere, fare posto. Una patterna di bit si shifta a sinistra di una posizione ad esempio se da 00111010 si passa a 01110100: il verbo si può anche estendere alle persone. "Per favore, shiftatevi a sinistra ad occupare quel posto libero, che io non riesco a raggiungerlo!". Etim.: dall'inglese to shift, spostare.
sito sm.
- Un calcolatore in rete, tipicamente con la possibilità di poterci fare ftp. "tsx è il sito principale per i programmi linux, hobbes per quelli osso, cica per i uindous, e simtel per i dossi". Etim.: dall'inglese site, locazione.
skillato agg.
- Non avrei mai pensato di dovere aggiungere anche questo termine nel Gergo: riconosco che i termini da me inseriti sono spesso dei colpi bassi inferti alla lingua italiana, ma non pensavo di potere cadere così in basso. Purtroppo, però, ho sentito persone che parevano degli esseri quasi normali dire "Bisogna essere skillati nell'ambiente target" senza nemmeno arrossire al pensiero di quello che stavano pronunciando, e quindi rimane doveroso avvisare le giovani generazioni di quello che potrebbero aspettarsi. In pratica, skillato, anche se deriva dall'inglese skill, non ha il significato di "abile", quanto piuttosto quello di "esperto, in grado di ottenere buoni risultati".
smanettare vi.
- Il termine che io ritengo il vero equivalente italiano del verbo inglese "to hack". A dire il vero stavo meditando se "maroccare" o "taroccare" potessero essere utilizzati, ma un rapido sondaggio mi ha fatto propendere per questa voce. Sì, i soliti scontenti bofonchieranno, usi quattro sillabe per una parola di quattro lettere... Non è colpa mia se l'italiano è più logorroico, no?
smanettone sm.
- L'hacker, nel vero senso della parola (non cioè coloro il cui unico scopo è quello di penetrare nei sistemi altrui, e che purtroppo amano farsi chiamare hacker anche loro). In realtà nemmeno l'estensore di queste note usa sempre questo termine, e spesso adopera hacker. Sarebbe però bello se esso entrasse più nell'uso, visto che rende davvero l'idea di qualcuno che si mette a fare qualcosa per puro diletto e con passione, la vera molla alla base degli hacker.
sofficiume sm. [Milano]
- Il software, naturalmente. Non rabbrividite alla parola: aspetto sempre che qualcuno esca fuori con "logicale", scimmiottando i francesi...
sorci sm. pl. [Milano]
- I sorgenti. Notare la forma soltanto plurale (mentre `sorgente' può essere usato anche al singolare come nome collettivo). Non confondetelo con topo!
sorgente sm. [al pl. anche femminile]
- Un programma in forma compilabile (il che non significa necessariamente leggibile: esistono dei programmi appositi che rendono un sorgente incomprensibile, in modo che possa essere distribuito a persone che abbiano bisogno di compilarlo su un'architettura particolare senza che esse possano capirne la struttura). Opp. binario. Etim.: dall'inglese source.
sortare vt.
- Mettere in un ordine specifico; ordinare. "La nodelist deve essere sortata per numero di nodo, o non è necessario?". Etim.: dall'inglese to sort.
sotto prep.
- 1. All'interno della directory indicata: vedendo graficamente l'albero del filesystem, si capisce perché un file stia "sotto". "I file di sistema di Linux si trovano sotto /etc e /sbin". - 2. Relativo a un sistema operativo. "Sotto DOS si hanno solo 640K di memoria convenzionale, ma sotto Windows non ci se ne accorge".
spannometria sf.
- La regina delle scienze approssimate. Da spanna e -metria. Può sembrare strano che in un ambiente preciso fino alle più piccole minuzie resti ancora posto per la s., ma la cosa acquista senso quando si pensa che spesso ad esempio non è affatto necessario calcolare al byte lo spazio di memoria occupato da un programma: basta pertanto una misura spannometrica tanto per essere sicuri che ci stia in un dischetto.
spara-spara sm.
- Un videogioco in cui l'unica attività richiesta al giocatore è di sparare a tutto ciò che si muove: l'equivalente della locuzione inglese "shoot'em up". Il termine è di per sé neutro: dal contesto si può capire se è usato in maniera apprezzativa o dispregiativa. Es.: "Project X è uno s.-s. bellissimo: provalo!" "Un altro s.-s.? Non ne posso più!". Vedi anche raddoppiamento.
spellare vt.
- Un altro dei verbi che danno l'impressione che i telematici abbiano delle tendenze sadiche, che tendono poi ad emergere nel lessico da loro utilizzato (vedi anche scannare). In realtà il termine significa semplicemente "fare lo spelling", oppure, nel caso si preferisca l'italiano DOC, "compitare". Es.: "Potresti mica spellarmi Kernighan?"
splittare vt.
- Dividere in due o più parti, per ragioni di eccessiva grandezza di un file o di un insieme in genere. Etim.: dall'inglese to split, dividere.
sproteggere vt.
- Eliminare le protezioni software associate a un programma, in modo da renderne libera la copia o il suo uso. Lo sproteggere comporta sempre un certo lavoro (almeno da parte della prima persona che lo fa!), a differenza della copia brutale con programmi appositi (gli utenti Apple ricorderanno sicuramente Locksmith). V. craccare.
stile di scrittura
- Consiglio a chiunque si avvicini per la prima volta al messaggio scritto a un terminale di ricordarsi che la povertà dei caratteri a disposizione spesso non permette di capire se l'interlocutore stava semplicemente scherzando o diceva sul serio. Usare una faccina è utile, ma alle volte chi scrive pensa che sia evidente l'intento scherzoso anche senza di essa, e chi legge no. Sono nate innumerevoli discussioni a questo proposito... cercate di ricordarvene quando scrivete.
stoppare vt.
- 1. Terminare un processo in maniera brutale. - 2. Sospendere temporaneamente un processo, lasciando però la possibilità di riprenderlo in seguito.
stringa di connessione s.
- Quello che appare al terminale quando il modem è riuscito a connettersi al sistema remoto e specifica il tipo di connessione avvenuta. Il formato tipico è dato dalla parola CONNECT, dalla velocità di connessione in bps (anche se esistono modem che scrivono CONNECT 9600 pur avendo un collegamento a 2400 bps più V.42bis), e dai vari protocolli usati, come ARQ, MNP, V.42bis e simili. Esistono anche le stringhe di mancata connessione, le più comuni delle quali sono NO CARRIER, NO DIALTONE, NO ANSWER e BUSY.
Sturmtruppen sm.
- Nomignolo dato a The C++ Reference Manual di Bjarne Stroustrup, bibbia del C++.
su avv.
- Il contrario di giù: funzionante. Principalmente usato nella locuzione "essere tornato su", essere di nuovo in funzione.
succhiatore vt.
- Chi si collega ad una BBS solamente per prelevare immagini porno. Vedi anche ciucciatore.
sufficientemente piccolo loc.
- Espressione usata ironicamente per indicare il contrario di quanto affermato. Se ad esempio la prima versione di un programma parte con una bella schermata, si può esclamare "Funziona!" Quando poi si vede che non appena si muove il mouse il programma si pianta, si può aggiungere: "Beh, per valori di `funziona' sufficientemente piccoli...". Etim.: dalla matematica.
supportare vt.
- Di programma o hardware, potere essere utilizzato con; potere comprendere il formato di; riuscire a sostenere. Esempi: "xfig supporta sia i font LaTeX che quelli PostScript"; "uord supporta l'inserimento di file Excel"; "Questa bbs supporta fino a quattro utenti contemporaneamente". Spesso lo si sente pronunciare sopportare, probabilmente una falsa etimologia dovuta al fatto che le prestazioni ottenibili hanno tanto l'aria di dire "Sì, te lo faccio, ma proprio perché sei tu..." Etim.: dall'inglese to support, sostenere.
svicciare vt.
- Commutare. Esistono anche le varianti suicciare (con la s dolce), e, a Roma, sguicciare. Etim.: dall'inglese switch, commutatore.
swappare /zuapp'are/ vt., vi.
- Scambiare il valore di due variabili; est., (far) scambiare di posto due cose o persone. "Potreste mica swapparvi? Dovrei parlare col tuo vicino di posto". Nota: a differenza di svicciare, la w non è stata assimilata. Etim.: dall'inglese to swap.
SysCon sm. [Fido]
- La mitica riunione nazionale di tutti i sysop Fidonet. Il termine mitico non sta certo ad indicare l'altissimo grado di importanza che viene dato a queste riunioni, quanto piuttosto il fatto che non era mai molto semplice scoprire quando, dove e soprattutto se un SysCon venisse tenuto. I costi oggettivamente non trascurabili per organizzare una riunione del genere, e soprattutto il tempo portato via ai poveri volontari, fa sì che spesso un SysCon è morto prima ancora di nascere.
sysop /s'isop/, /s'aisop/ sm. inv. [Fido]
- Chi gestisce un BBS. Di solito un appassionato che sa perfettamente di perdere soldi e guadagnarci dei mal di pancia, ma che dice che tanto un qualunque hobby è una perdita di soldi; più raramente, qualcuno che pensa che potrebbe farci su dei soldi e prima o poi si accorge che in realtà ci sta perdendo. Vedi anche sysoppo.
sysoppo sm. [Fido]
- Sin. di sysop. Esiste anche la forma femminile sysoppa, che per ovvie ragioni non è molto comune. (L'unica sysoppa che io conosco che non abbia sviluppato tale malattia a causa di fidanzati/mariti impallinati di calcolatori è la bolognese Paola Cerioli. Ciao, Paola!) Ha una connotazione più familiare di sysop, e viene usato in genere solo quando ci si conosce di persona.

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Compilazione © 1993 - 1995 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 3.0.0, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può liberamente essere riprodotto in tutto o in parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.