Analisi spettrale causale dell'accoppiamento ciclo cardiaco - pressione in soggetti sottoposti a blocco
farmacologico dei recettori adrenergici vasomotori

Chiara Gasperi
E-Mail: gasperi@kirk.science.unitn.it

Relatori: G Nollo, R Antolini
Tesi di Laurea in Fisica (Corso di Laurea quadriennale)
Università di Trento, Settembre 2003. 


Abstract

Lo studio della regolazione della funzione cardiocircolatoria è
un importante obiettivo di interesse clinico e fisiologico.
La variabilità cardiovascolare è la naturale variazione della
frequenza cardiaca in risposta a fattori quali il ritmo del
respiro, gli stati emozionali, lo stato di ansia, stress, rabbia,
rilasssamento, pensieri, etc.
In un cuore sano, la frequenza
modificandosi a seconda della situazione, per meglio far adattare
l'organismo alle diverse esigente che l'ambiente continuamente ci
sottopone. In generale, un individuo sano mostra una buon grado di
variabilità della frequenza cardiaca, cioè un buon grado di
adattabilità psicofisica alle diverse situazioni.
La variabilità cardiovascolare è correlata all'interazione fra
il Sistema Nervoso Simpatico e
Parasimpatico. In particolare, il Sistema nervoso
Simpatico, quando viene attivato, produce una serie di effetti
quali: accelerazione del battito cardiaco, dilatazione dei
bronchi, aumento della pressione arteriosa, vasocostrizione
periferica, dilatazione pupillare, aumento della sudorazione. I
mediatori chimici di queste risposte vegetative sono la
noradrenalina, l'adrenalina ed altre biomolecole. Il Sistema
Simpatico è la normale risposta dell'organismo a una situazione
di allarme, lotta, stress. Al contrario, il Sistema Nervoso
Parasimpatico (chiamato anche Vagale), quando viene attivato,
produce un rallentamento del ritmo cardiaco, un aumento del tono
muscolare bronchiale, dilatazione dei vasi sanguinei, diminuizione
della pressione, rallentamento della respirazione, aumento del
rilassamento muscolare, il respiro diventa più calmo e profondo.
Esso agisce attraverso il tipico mediatore chimico acetilcolina.
Il Sistema Parasimpatico rappresenta la normale risposta
dell'organismo ad una situazione di calma, riposo, tranquillità
ed assenza di pericoli e stress. Il nostro corpo, in ogni momento,
si trova in una situazione determinata dall'equilibrio o dalla
predominanza di uno di questi due sistemi
nervosi.
La capacità dell'organismo di modificare il proprio
bilanciamento verso l'uno o l'altro sistema, è molto
importante ed è un meccanismo fondamentale che tende
all'equilibrio dinamico dell'organismo sia dal punto di vista
fisiologico che psicologico. Da ciò la grande importanza di
avere oggi uno strumento scientifico come lo studio della
variabilità cardiovascolare in grado di valutare lo stato
relativo del sistema nervoso Simpatico e Parasimpatico.
Negli ultimi vent'anni sono stati proposti metodi indiretti di
valutazione della funzione autonoma, basati sulle
ritmicità spontanee che caratterizzano la frequenza cardiaca e
la pressione arteriosa, ma per trovare dei criteri accettabili è
essenziale
individuare i meccanismi che generano queste fluttuazioni.
Una volta raggiunta la conoscenza sufficiente sui meccanismi di
controllo cardiovascolare, le prospettive più interessanti
ricercate nell'analisi delle serie di variabilità
battito-pressione sarebbero di riuscire a valutare la funzione
nervosa autonoma correlata e di produrre uno strumento diagnostico
per la valutazione di diverse patologie (come l'infarto, il
diabete, l'ipertensione) e di definire dei parametri statistici di
stratificazione del rischio di morte cardiaca.
Lo studio delle oscillazioni cardiovascolari permette di indagare
la natura della regolazione cardiocircolatoria, che opera secondo
un complesso sistema, al quale si è appena accennato,
principalmente per mezzo del sistema nervoso centrale ed autonomo,
composto da diversi rami efferenti ed afferenti. In particolare si
distinguono due versi di interazione:barocettivo, nel
verso che va dalla pressione al
battito e non barocettivo, nel verso opposto.
L'idea di poter interpretare in maniera ben definita l'azione
delle singole dinamiche conosciute come semplici riflessi
si sta sempre più affievolendo. L'integrazione di tutti i
fattori di regolazione invece lascia trasparire un'interazione
reciproca molto complessa, che in generale agisce in
anello chiuso (closed loop), modulata con caratteristiche
di feedback positivo e a diversi livelli.
L'uscita di un tale sistema complesso può essere identificata
nel termine bilanciamento simpatovagale, entro il quale
la reciproca azione di sistema centrale e periferico e, a sua
volta, di vagale e simpatico assolve il controllo neurale della
circolazione, modulando continuamente l'azione sui diversi
organi.
Questo lavoro si inserisce nell'ambito dello studio in frequenza
della variabilità delle serie cardiovascolari. In particolare
viene introdotta qui una nuova metodica di analisi, basata
sull'introduzione nel modello autoregressivo bivariato di una
relazione causale  tra le interazioni di battito cardiaco
e pressione sanguigna. Questo strumento permette di aprire
virtualmente l'anello chiuso del sistema di regolazione per
separare i contributi di un ramo di interazione da quelli
derivanti dall'altro.
Da questi presupposti nasce l'interesse a conoscere la reazione
del sistema cardiovascolare in situazioni in cui il sistema di
controllo sia stato interrotto lungo una via di comunicazione
nota, come nel caso dell'esperimento sui recettori adrenergici
vasomotori. L'idea che sta alla base di quest'esperimento è che
inibendo il tono vasomotore periferico simpatico, agendo
principalmente sui recettori alpha, si possa valutare il
ruolo del controllo barocettivo, mantenendo però pressione e
battito il più
possibile entro valori fisiologici normali.
In questa situazione un ramo del sistema autonomo preposto al
controllo vascolare è bloccato. Tramite l'analisi spettrale è
quindi possibile evidenziare l'influenza della componente
inattivata confrontando i segnali registrati prima e durante il
blocco farmacologico.
In questo studio sono presentati i risultati ottenuti
dall'applicazione della modellizzazione causale ai segnali di
battito e pressione in due gruppi di pazienti: una popolazione di
giovani sani in condizioni fisiologiche spontanee ed una
popolazione di giovani sottoposti al blocco farmacologico dei
rettori alfa.
Dall'applicazione del metodo causale si possono trarre
informazioni innovative per quanto riguarda la valutazione della
modellizzazione finora applicata allo studio della variabilità
cardiovascolare e ciò permette di introdurre nuovi spunti nelle
possibili interpretazioni delle ritmicità fisiologiche.