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Lezione 14

Definizione di grafo

Definizione 14.1   Un grafo $ G$ è una coppia ordinata $ G=(V,E)$ dove $ V$ è un insieme non vuoto detto insieme dei vertici del grafo ed $ E\subseteq
{V \choose 2}$ è detto l'insieme dei lati. Se $ e=\{v_1,v_2\}=in E$, si dirà che il lato $ e$ congiunge i due vertici $ v_1$ e $ v_2$ e si dirà anche che $ v_1$ e $ v_2$ sono gli estremi del lato $ e$.

Se $ G$ è un grafo, indicheremo con $ V(G)$ l'insieme dei suoi vertici e con $ E(G)$ l'insieme dei suoi lati, ovvero $ G=(V(G),E(G))$.

Se $ G=(V,E)$ è un grafo e $ v,v'\in V$ si dirà che $ v$ e $ v'$ sono adiacenti o che $ v'$ è vicino a $ v$ se $ \{v,v'\}\in E$ (cfr. esercizio 14.2).

Spesso i grafi sono rappresentati graficamente mediante dei punti a rappresentare i vertici e delle linee congiungenti due vertici a rappresentare i lati. Ad esempio in figura 2 sono rappresentati i grafi $ G$ e $ G'$definiti da

$\displaystyle \begin{array}{rclcrcl}
V(G) & = & \{1,2,3,4\} &\quad
E(G) & = & \...
...& = & \big\{ \{1,3\},\{2,3\},\{3,4\},\{3,5\},\{4,5\},\{2,4\}\big\}.
\end{array}$

Figura 2: Esempi di grafi
\begin{figure}\begin{center}
\psfig{file=esempiografo.ps,height=4cm} \end{center}\end{figure}

Osservazione 14.2   Se $ G=(V,G)$ è un grafo, l'essere adiacenti, definisce una relazione su $ V$ detta relazione d'adiacenza che denoteremo con $ \mathrel{{\cal R}(E)}$. Ossia:

$\displaystyle v_1 \mathrel{{\cal R}(E)} v_2 \iff \{v_1,v_2\}\in E.
$

Tale relazione risulta essere oviamente

Viceversa, data una relazione simmetrica e antiriflessiva $ \sim$ sull'insieme $ V$, l'insieme $ {\cal E}(\sim)=\{\{v_1,v_2\}\mid v_1\sim v_2\}$ è un sottinsieme di $ {V \choose 2}$, e quindi $ (V,{\cal E}(\sim))$ è un grafo.

Proposizione 14.3   Con le notazioni appena introdotte si ha che
  1. Se $ (V,E)$ è un grafo allora $ {\cal E}(\mathrel{{\cal R}(E)}) = E$
  2. Se $ \sim$ è una relazione simmetrica e antiriflessiva su $ V$ allora $ \mathrel{{\cal R}({\cal E}(\sim))}=\sim$.

Dimostrazione.  (1). Dalle definizioni si ha immediatamente che

$\displaystyle \{v_1,v_2\}\in{\cal E}(\mathrel{{\cal R}(E)}) \iff v_1 \mathrel{{\cal R}(E)} v_2 \iff \{v_1,v_2\}\in E
$

e quindi $ {\cal E}(\mathrel{{\cal R}(E)}) = E$.

(2). $ v_1 \mathrel{{\cal R}({\cal E}(\sim))} v_2$ se e solo se $ \{v_1,v_2\}\in {\cal E}(\sim)$ e per definizione di $ {\cal E}(()\sim)$ questo è vero se e solo se o $ v_1\sim v_2$ o $ v_2 \sim v_1$. Dato che la relazione $ \sim$ è simmetrica, ciò equivale a dire $ v_1\sim v_2$.     $ \square$

Osservazione 14.4   La proposizione precedente prova che dare un grafo i cui vertici sono l'insieme $ V$ è equivalente a dare una relazione simmetrica e antiriflessiva su $ V$.

Osservazione 14.5   Si osservi che affinchè $ {\cal E}(\sim)$ sia l'insieme dei lati di un grafo è necessario soltanto che $ \sim$ sia antiriflessiva. La simmetria di $ \sim$ è necessaria però per provare la seconda proprietà della proposizione precedente.

Esercizio 14.1   Provare nel dettaglio quanto asserito nell'osservazione 14.2.
Soluzione

Esercizio 14.2   Sia $ V$ un insieme, e sia $ \sim$ una relazione antiriflessiva su $ V$. Si provi che se $ \sim$ non è simmetrica allora $ \mathrel{{\cal R}({\cal E}(\sim))}\ne\sim$.

Si produca anche un esempio di relazione $ \sim$ su un insieme tale che $ \mathrel{{\cal R}({\cal E}(\sim))}\ne\sim$.
Soluzione

Definizione 14.6   Un grafo diretto è una coppia $ (V,E)$ dove $ E\subset V\times V$ è una relazione binaria su $ V$.

Osservazione 14.7   Intuitivamente un grafo diretto può essere pensato come un grafo, in cui sono specificati dei ``versi di percorrenza'' degli archi che congiungono due punti. In questa ottica denoteremo anche con $ v\to w$ il fatto che $ (v,w)\in
E$.

Si osservi che, a differenza dei grafi dove tra due vertici c'è soltanto un lato e non ci sono lati che vanno da un vertice a se stesso, tra due vertici $ v$ e $ w$ di un grafo diretto ci possono essere entrambi i lati $ v\to w$ e $ w\to v$, e si possono avere anche lati del tipo $ v\to v$ (vedi figura 3).

Figura 3: Un grafo diretto
\begin{figure}\begin{center}
\psfig{file=dgrafo.ps,width=5cm} \end{center} \end{figure}

Si noti però che l'osservazione 14.4 mostra che dare un grafo è equivalente a dare un grafo diretto simmetrico (i.e. se $ v\to w$ anche $ w\to v$) e antiriflessivo (i.e. $ v\not\to v$ per ogni $ v$). In altri termini la nozione di grafo diretto è una estensione di quella di grafo.

Alcuni grafi notevoli

Diamo alcuni esempi di grafi notevoli, per i quali esiste anche una notazione standard.

Per ogni $ n\in \mathbb{N}$ indicheremo con $ P_n$ il grafo tale che

$\displaystyle V(P_n)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \{1,2,\dots,n\}$  
$\displaystyle E(P_n)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \bigl\{\{i,i+1\} \bigm \vert i=1,\dots,n-1\bigr\}$  

$ P_n$ è detto il cammino di lunghezza $ n-1$ (i.e. ha $ n-1$ lati).

Indicheremo con $ P_\infty$ il grafo

$\displaystyle V(P_\infty)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \mathbb{N}$  
$\displaystyle E(P_\infty)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \bigl\{\{i,i+1\} \bigm \vert i\in\mathbb{N}\bigr\}$  

$ P_n$ è detto il cammino infinito.

Per ogni $ n\in \mathbb{N}$, $ n\ge3$ indicheremo con $ C_n$ il grafo tale che

$\displaystyle V(C_n)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \{1,2,\dots,n\}$  
$\displaystyle E(C_n)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \bigl\{\{i,i+1\} \bigm \vert i=1,\dots,n-1\bigr\} \cup
\bigl\{\{1,n\}\bigr\}$  

$ C_n$ è detto il ciclo di lunghezza $ n$ (i.e. ha $ n$ lati e $ n$ vertici).

Per ogni $ n\in \mathbb{N}$, indicheremo con $ K_n$ il grafo tale che

$\displaystyle V(K_n)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \{1,2,\dots,n\}$  
$\displaystyle E(K_n)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \displaystyle {V(K_n) \choose 2}$  

$ K_n$ è detto il grafo completo su $ n$ vertici (i.e. ha tutti i lati possibili che congiungono i suoi $ n$ vertici).

Per ogni $ n,m\in \mathbb{N}$, indicheremo con $ K_{n,m}$ il grafo tale che

$\displaystyle V(K_{n,m})$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \{1,2,\dots,n\}\cup \{n+1,n+2,\dots,n+m\}$  
$\displaystyle E(K_{n,m})$ $\displaystyle =$ $\displaystyle \bigl\{\{i,j\} \bigm \vert i=1,\dots,n,j=n+1,\dots,n+m\bigr\}$  

$ K_{n,m}$ è detto il grafo completo bipartito su $ n$ ed $ m$ vertici (i.e. ha tutti i lati possibili che congiungono i suoi primi $ n$ vertici con gli altri $ m$).

Sottografi e sottografi indotti

Definizione 14.8   Siano $ G=(V,E)$ e $ G=(V',E')$ due grafi, si dirà che $ G'$ è sottografo di $ G$ se e solo se $ V'\subseteq V$ e $ E'\subseteq E$.

Definizione 14.9   Sia $ G=(V,E)$ un grafo e sia $ V'\subseteq V$, chiameremo il sottografo indotto da $ G$ su $ V'$ il grafo $ G[V']=(V',E\cap {V' \choose 2})$.

Detto in altri termini nel sottografo indotto si mettono tutti i lati del grafo $ G$ che congiungono vertici di $ V'$.

Esercizio 14.3   Si provi che $ P_n$ è sottografo di $ C_n$ per ogni $ n$.
Soluzione

Esercizio 14.4   Sia $ m<n$ e sia $ V=\{1,\dots,m\}$. Si determini il sottografo indotto da $ K_n$ su $ V$.
Soluzione

Esercizio 14.5   Siano $ G,G',G''$ grafi e si provi che se $ G$ è sottografo di $ G'$ e $ G'$ è sottografo di $ G''$ allora $ G$ è sottografo di $ G''$.
Soluzione


Morfismi ed isomorfismo di grafi

Definizione 14.10   Siano $ G=(V,E)$ e $ G'=(V',E')$ due grafi. Una funzione $ f:V\to V'$ è detta un morfismo di grafi se

$\displaystyle \forall v_1,v_2\in V\quad \{v_1,v_2\}\in E \Rightarrow \{f(v_1),f(v_2)\}\in E'.
$

Osservazione 14.11   Osserviamo che la condizione di essere un morfismo può essere espressa anche dicendo che

$\displaystyle \forall e\in E \quad f(e)\in E'$   ovvero$\displaystyle \quad
f(E)\subseteq E'
$

dove con $ f(e)$ si intende l'immagine mediante $ f$ del sottinsieme $ e\subseteq V$ e con $ f(E)\subseteq 2^V$ l'insieme di tali immagini al variare di $ e\in E$. In simboli $ f(e)=\{f(v)\mid v\in e\}$ (ovvero se $ e=\{v_1,v_2\}$ allora $ f(e)=\{f(v_1),f(v_2)\}$), e $ f(E)=\{f(e)\mid e\in
E\}$.

Per questo motivo un morfismo sarà denotato anche con $ f:(V,E)\to (V',E')$.

Osservazione 14.12   Se $ {\cal R}$ e $ {\cal R}'$ denotano le relazioni di adiacenza dei grafi $ G$ e $ G'$, la proprietà di essere un morfismo si rienuncia in termini di $ {\cal R}$ e $ {\cal R}'$

$\displaystyle \forall v_1,v_2\in V\quad v_1 {\cal R}v_2 \Rightarrow f(v_1) {\cal R}' f(v_2)
$

ed in questa forma può essere estesa ai grafi diretti.

Definizione 14.13   Un morfismo $ f:G\to G'$ si dice un isomorfismo se
  1. $ f$ è bigettiva
  2. $ f^{-1}$ è a sua volta un morfismo.

In tal caso i due grafi $ G$ e $ G'$ si direnno isomorfi, e si denoterà con $ G\oldcong G'$.

Proposizione 14.14   Siano $ G=(V,E)$ e $ G'=(V',E')$ due grafi. Una funzione $ f:V\to V'$ è un isomorfismo se e solo se
  1. $ f$ è bigettiva
  2. $ \forall e$ $ e\in E\iff f(e)\in E'$.

Dimostrazione.  Supponiamo che $ f$ sia un isomorfismo, allora per definizione $ f$ è bigettiva. Dal fatto che $ f$ è un morfismo segue che se $ e\in E \Rightarrow
f(e)\in E'$, dal fatto che $ f^{-1}$ è un morfismo segue allora che se $ f(e)\in
E'$ allora $ f^{-1}(f(e))\in E$, ma $ f^{-1}(f(e))=e$ e quindi è verificata la (2).

Viceversa dalla (2) segue che se $ e\in E$ allora $ f(e)\in
E'$ e quindi $ f$ è un morfismo. Proviamo che $ f^{-1}$ è a sua volta un morfismo. Sia $ e'\in E$, dato che $ f$ è bigettiva allora esiste $ e\in {V \choose 2}$ tale che $ e' =
f(e)$. Ma allora dalla (2) segue che $ e=f^{-1}(e')\in E$ e quindi la tesi.     $ \square$

Esercizio 14.6   Si provi che $ K_{n,m}\oldcong K_{m,n}$ per ogni $ n,m\in \mathbb{N}$.
Soluzione

Esercizio 14.7   Siano $ G=(V,E)$ e $ G'=(V',E')$ due grafi. Si provi che se $ f:G\to G'$ è un morfismo tale che $ f$ è iniettiva e $ f(E)=E'$ allora $ f$ è un isomorfismo.
Soluzione

Esercizio 14.8   Si provi che:
  1. L'identità è un isomorfismo tra $ G$ e se stesso (quindi $ G\oldcong G$).
  2. Se $ f$ è un isomorfismo tra $ G$ e $ G'$ allora $ f^{-1}$ è un isomorfismo tra $ G'$ e $ G$ (quindi $ G\oldcong G'$ allora $ G'\oldcong G$).
  3. Se $ f$ è un isomorfismo tra $ G$ e $ G'$ e $ g$ è un isomorfismo tra $ G'$ e $ G''$ allora $ G\circ f$ è un isomorfismo tar $ G$ e $ G''$ (quindi $ G\oldcong G'$ e $ G'\oldcong G''\Rightarrow G \oldcong G''$).

Soluzione

Esercizio 14.9   Si provi che i due grafi rappresentati in figura 4 sono tra loro isomorfi.
Figura: I grafi di esercizio 14.9
\begin{figure}\begin{center}
\mbox{\psfig{file=petersen1n.ps,width=5cm}   %%
\psfig{file=petersen2n.ps,width=5cm}}
\end{center} \end{figure}

Soluzione

Esercizio 14.10   Dire se i due grafi in figura 5 sono isomorfi oppure no.
Figura 5: I grafi dell'esercizio 14.10
\begin{figure}\begin{center}
\psfig{file=g1.ps,width=10cm} \end{center} \end{figure}

Soluzione

Esercizio 14.11   Provare che i due grafi in figura 6 non sono isomorfi.
Figura 6: I grafi dell'esercizio 14.11
\begin{figure}\begin{center}
\psfig{file=g2.ps,width=10cm} \end{center} \end{figure}

Soluzione

Esercizio 14.12   Sia $ G$ il grafo dato dai vertici e dagli spigoli di un cubo e sia $ G'$ il grafo tale che $ V(G')$ sia l'insieme delle parole di tre lettere nell'alfabeto di due lettere $ \{a,b\}$ ed in cui due parole sono congiunte da un lato se e solo se differiscono per una lettera soltanto. Si provi che $ G\oldcong G'$.
Soluzione


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Domenico Luminati 2004-03-18